Allegato A

Reggio nell'Emilia, 16 febbraio 1900

Ill.mo sig. Sindaco,

In ordine all'incarico affidatomi dalla S.V. ill.ma, di studiare e riferire - per la parte finanziaria - intorno all'esercizio in economia del servizio farmaceutico pei poveri a carico di cotesto Comune, due sono i quesiti che mi sono proposti e cioè:

I. stabilire se, coll'impianto di una farmacia propria, questo Comune, anche dal lato finanziario, venga ad avvantaggiarsene;
II. fare un preventivo della spesa di impianto della farmacia stessa.

Ne trarrà il Comune anche un vantaggio finanziario?
S'imponeva anzitutto come necessario lo stabilire, per un'annata qualsiasi, il quantitativo di sostanze medicamentose consumate, per potere calcolare quale sarebbe stato il relativo dispendio se l'esercizio si fosse fatto invece in economia, tenendo conto ancora delle spese di Personale, locale, riscaldamento, illuminazione, ecc, ecc.
L'esercizio preso in esame è quello del 1899.
In detto anno la spesa complessiva per medicinali, materiale di medicatura, ghiaccio (esclusa la spesa per apparecchi ortopedici, stampa delle ricette, ecc.) fu di L. 12916,48 per N.° 25988 ricette, il che dà un costo medio, per ogni ricetta, di L. 0,50; ed un numero medio di 71 ricette al giorno e cioè:

Considerato pertanto: che, avendosi un numero limitato di Medici ed un modo quasi uniforme di ricettare, la spesa - come appare dallo specchio su riportato - non varia gran fatto da un trimestre all'altro; e che soprattutto le medie trimestrali non si scostano dalle medie annuali.
Per evitare un lavoro lungo ed assai faticoso e pressochè inutile, si è limitato lo spoglio delle ricette (1) a quelle del 1.° semestre 1899. Si è calcolata poi la spesa come se il consumo di medicinali per l'intero anno fosse stato doppio di quello risultato pel 1° semestre.
In effetto però la spesa sostenuta nel 1° semestre 1899 è stata di L. 713,38 superiore a quella del secondo (L. 6814,93 nel 1° semestre e L. 6101,55 nel 2°) quindi il consumo di medicinali calcolato in tal modo è risultato alquanto maggiore di quello che si sarebbe desunto dallo spoglio delle ricette dell'intera annata; ma si è creduto trascurare questa differenza e fare il calcolo con una certa larghezza per compensare gli errori in cui si può essere eventualmente incorsi nello spoglio di tante ricette e, più che altro poi, le perdite a cui nella pratica inevitabilmente si va soggetti nella spedizione delle ricette per dispersione di medicinali, eccesso di peso ed altro.

(1) Detto spoglio fu fatto colla collaborazione assidua del sig. Carlo Fajeti.

In una farmacia quale quella che si ha in animo di impiantare, per economia maggiore e per essere ben certi della qualità dei prodotti, si devono preparare tutti quei medicamenti ch'è possibile e non acquistarli in massima parte del commercio, come oggi è invalso l'uso nei più. Quindi è che, fatto lo spoglio delle ricette, le forme farmaceutiche complesse, i preparati galenici, si sono poi successivamente ripartiti, calcolando la quantità dei vari ingredienti che li compongono.
Valga questo esempio semplice a chiarire meglio la cosa: è risultato dallo spoglio delle ricette, che il consumo dell'acqua distillata di menta è stata di litri 8,200; occorrendo grammi 500 di foglie recenti di menta peperita per la preparazione di ogni litro d'idrolato, si sono messi in carico Kg. 4,100 di foglie in sostituzione dell'acqua stessa.
Si è fatta eccezione per gli estratti, che, trattandosi di minime quantità, si è creduto inutile dividere in ragione dei loro componenti.
I prezzi dei singoli medicinali, sono gli stessi secondo i quali furono fatti gli acquisti, durante il 1899, dalla Congregazione di Carità di Bologna, collo sconto del 5% sui medicinali; e del 2% sul materiale di medicatura, pagamento a tre mesi. Sono prezzi, in generale miti, anzi alcuni assai bassi ed ancorchè per questo Comune il consumo sia alquanto inferiore a quello della Congregazione predetta, si ha la certezza di poter comperare a prezzi non superiori, pagando - come s'intende fare - a pronta cassa.
Ciò premesso ecco quale sarebbe stata la spesa durante il 1899 se l'esercizio si fosse fatto in economia.
(N° delle ricette 25988).
 

Locale
Affitto dei locali di Farmacia	L. 500,00
Illuminazione e riscaldamento (1)	L. 250,00
Materiale
Medicinali
Materiale di medicatura (garza, bende, cotone idrof., ecc.)	L. 635,80
Ghiaccio	L. 94,50
Nevole, tappi, scatole, vasi, bottiglie, ecc.	L. 150,00
Carta ed etichette	L. 150,00
Imbiancatura, stiratura diverse	L. 50,00
Da riportare	L.5659,74

(1) E' calcolato anche il consumo del gas luce come combustibile.
 

Riporto	L.5659,74
Blouses pei Farmacisti ed Inservienti	L.50,00
Acqua potabile	L.50,00
Combustibile	L.25,00
Manutenzione del mobiglio e degli utensili	50,00
Personale
Direttore di Farmacia	2200,00
Farmacista	1600,00
Inserviente	840,00
Aiuto al personale di Farmacia	500,00
Diverso
Assicurazione dei capitali di Farmacia (per L. 10.000)	7,14
TOTALE DELLA SPESA	L.10981,88

La spesa è stata invece di L. 12916,,48: quindi, coll'esercizio in economia, si sarebbe effettuato un risparmio di circa L. 2000.
Si noti che le singole spese furono calcolate con una certa larghezza, come si può facilmente dedurre dal confronto col consuntivo della Congregazione di Carità di Bologna per l'anno 1899, tenendo ben presente che il numero delle ricette in tale anno per detta Congregazione è stato di 63538, mentre per questo Comune è di sole 25988.
Si sono messe in conto L. 500 come fondo per aiuto al Personale di Farmacia facendo la peggiore delle ipotesi, supponendo, cioè, che qualcuno del Personale di Farmacia sia stato ammalato durante l'annata o che si abbia avuta qualche epidemia; ma non è da dimenticare che la media annuale è stata di sole 71 ricette per giorno, con una media mensile massima di 78 e minima di 64; e che quindi due Farmacisti (un Direttore, un Farmacista) ed un Inserviente, bastano comodamente per la spedizione normale di un numero così limitato di ricette. Ed a convincere maggiormente di questo, basta il pensare che il nostro Ospedale di S. Maria ha un movimento di circa 90 ricette al giorno con un solo Farmacista ed un Inserviente, vecchio e tutt'altro che svelto; che la Congregazione di Carità di Bologna ha un movimento medio di 174 ricette al giorno, ed alla spedizione di esse, bastano 3 Farmacisti ( un Direttore, un Farmacista ed un Assistente) oltre 1 facchino.
Nel confronto tra il consuntivo precitato e la spesa calcolata per il servizio di questo Comune, va messo in rilievo il fatto che, mentre il numero delle ricette della Congregazione di Bologna è quasi triplo del numero delle ricette di questo Comune, la spesa corrispondente pei medicinali è appena doppia - ( L. 7758,19 e L. 3824,74); - e sopratutto che la spesa pel materiale di medicatura - ( garza, benda, cotone, ecc.) - per la Congregazione di Bologna è stata inferiore alla metà della spesa calcolata, per questo Comune. ( L. 293,66 e L. 635,80)!!
I prezzi di costo essendo gli stessi, la differenza deriva evidentemente da un consumo in proporzione assai maggiore per parte di questo Comune.
Il fatto non è casuale: la ragione sta certamente nel vantaggio di avere un Tecnico a disposizione, per modo che l'Amministrazione ha potuto studiare ed introdurre gradatamente nel servizio tutte quelle modificazioni e quelle economie che si credettero opportune senza danno dei Beneficati, anzi talora con vantaggio grande, non ultimo - sempre nel caso della Congregazione di Carità di Bologna - l'impianto di ampi ambulatori nel locale della Farmacia stessa, impianto che ha permesso un risparmio tanto grande nel consumo del materiale di medicatura e di taluni medicinali.
Così ancora, ad esempio, questo Comune si è trovato nella necessità di ammettere fra i medicinali da fornire ai poveri l'olio di fegato di merluzzo, fino allo scorso anno escluso, perché si era potuto constatare che non tutto quello somministrato serviva per uso di medicamento, ma veniva da molti abbruciato nei lumi. Ebbene il Tecnico, sentito il parere dei Medici rispettivi, avrebbe potuto consigliare all'Amministrazione comunale la somministrazione dell'olio di merluzzo sotto forma di una buona Emulsione uso Scott ( da prepararsi nella Farmacia stessa) che è incontestabilmente di efficacia superiore all'olio di merluzzo semplice e che non può in alcun modo più servire per uso d'illuminazione.
Concludendo: indipendentemente dai grandi vantaggi che, sotto ogni altro rapporto, offre il sottrarre alla speculazione un servizio delicato quale il farmaceutico (vantaggi che non è compito mio qui mettere in rilievo) si può affermare che questo Comune, coll'impianto di una Farmacia propria pel servizio dei poveri, verrà ad effettuare anche una certa economia; economia che diverrebbe grandissima quando, in avvenire, il movimento dei medicinali si facesse maggiore mediante un accordo colla Congregazione di Carità, assumendo anche il servizio farmaceutico pei poveri dalla stessa beneficati.

PREVENTIVO della spesa per l'impianto della farmacia
 

Oggetti di vetro (vasi, bottiglie, ecc.)	L. 500,00
N. 3 bilance	L. 150,00
Bascule	L. 150,00
Scansie per la stanza di spedizione	L. 250,00
Banco	L. 100,00
Scansie diverse per laboratorio e magazzino	L. 200,00
Tavolo pel laboratorio di galenica	L. 30,00
Banco di lavoro per analisi	L. 100,00
Utensili diversi pel laboratorio di gallenica (mortai rami, ecc.)	L. 400,00
Lambicco e fornello	L. 400,00
Biancheria, lumi, spazzole, ecc.	L. 100,00
Lampade, globi ed altro per illuminazione	L. 50,00
Stufe	L. 100,00
Lavori in muratura e compensi vari ad Operai	L. 200,00
Materiale di analisi pei saggi dei medicinali Oggetto d'uso in generale (in vetro, lisi pei saggi dei porcellana, legno, metallo,ecc.) L.300 Apparecchi di precisione L.350	L. 750,00
Libri diversi	L. 150,00
Impreviste	L. 370,00
TOTALE DELLA SPESA	L. 4000,00

Questo preventivo è stato fatto in base alle spese sostenute dalla Congregazione di Carità e dall'Ospedale di S. Orsola (Cliniche) in Bologna, per l'impianto delle rispettive Farmacie.
Le cifre anche qui sono state calcoltae con molta larghezza, tanto da poter affermare che la somma di L. 4000 preventivata, non sarà certamente superata.
La somma di primo acquisto di medicinali si aggirerà intorno alle L. 3000.

Così credo avere esaurito l'argomento: se alcuna cosa m'è sfuggita, mi dichiaro fin d'ora pronto a fornire quegli ulteriori schiarimenti che si richiedessero. Intanto ho l'onore di sottoscrivermi della S. V. ill.ma

Ultimo aggiornamento: 06/06/16